COMUNICATO CAD -Coordinamento Amianto ed altri rischi pro Comparto Difesa e Sicurezza Nazionale-

giovedì 23 gennaio 2020

Nella giornata di ieri, 22 gennaio 2020, i componenti del Coordinamento Amianto ed altri rischi per il Comparto Difesa e Sicurezza Nazionale (CAD), organismo nato nel 2016 con l’intento di coordinare un’incisiva azione tra Associazioni e Organizzazioni di cittadini e militari (tra cui Ficiesse), in difesa degli esposti e delle vittime dell’amianto e ad altri agenti patogeni, sono stati auditi dai rappresentanti dell’Ufficio di Gabinetto e dell'Ufficio Legislativo del Ministro della Difesa, per un approfondimento relativo ad una richiesta del CAD sulle criticità connesse all’esposizione del personale militare a particolari fattori di rischio ambientale durante il servizio.

Nella circostanza, il CAD ha ribadito ancora una volta la necessità di dover tutelare al meglio il personale militare e i propri familiari e, nello specifico di dare seguito alle seguenti indicazioni:

  1. NO passaggio all' INAIL della competenza della valutazione del nesso di causalità dei danni alla salute subìti dal personale del comparto difesa e sicurezza nazionale;

  2. SI al comitato di verifica per le cause di servizio, con nuovi strumenti legislativi;

  3. SI ad una sanità militare, moderna, efficace ed efficiente;

  4. SI alla sorveglianza epidemiologica, a cura dell'osservatorio epidemiologico della difesa;

  5. SI alla sorveglianza sanitaria;

  6. SI alla prevenzione primaria;

  7. SI alla completa equiparazione e pari dignità tra vittime del dovere;

  8. SI al riconoscimento dei benefici previdenziali per gli esposti ad amianto.

 

E’ stata ribadita, inoltre, la necessità di creare una serie di tavole di corrispondenza dei luoghi-agenti causali – tecnopatie correlate, per le quali è stato proposto l’applicazione del principio “iuris et de iure” che, qualora applicato, consentirebbe al personale che ha contratto una determinata patologia di poter ottenere il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio per il solo fatto che la patologia riscontrata trova collegamento con gli agenti patogeni presenti nei luoghi di lavoro nei quali il dipendente ha prestato servizio. Aspetto che consentirebbe al personale di poter accedere ad una serie di tutele senza dover ricorrere ad estenuanti vie legali.

I rappresentanti del Ministro si sono mostrati particolarmente sensibili alle problematiche rappresentate partecipando anche alcune loro iniziative, tutt’ora in fase di studio, ed hanno ribadito la volontà del Ministro della Difesa, On. Guerini, affinché si arrivi, in breve tempo, all’emanazione di una legge che riconosca, finalmente, i diritti di quei servitori dello Stato e dei loro familiari che per tanto, troppo tempo, sono stati abbandonati al loro destino. 

In attesa di risultati concreti, il CAD continuerà la sua opera di vicinanza e tutela nei confronti di tutti i militari che nel tempo sono stati vittime del dovere.

Per il CAD hanno partecipato :

Salvatore GARAU, AFeVA Sardegna;

Giuseppe CERCHIO, Segretario Generale di Ficiesse


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