P4: BISIGNANI, ECCO CONTATTI PIU' ASSIDUI IN POLITICA E AFFARI. RAPPORTI ANCHE CON MAGISTRATI E ALTI UFFICIALI. MATECENA IN LISTA FALCIANI, A PRANZO CON GDF. PM A CACCIA DI ALTRE 'TALPE' TRA FORZE DI POLIZIA
P4 :BISIGNANI, ECCO CONTATTI PIU' ASSIDUI IN POLITICA E AFFARI
RAPPORTI ANCHE CON MAGISTRATI E ALTI UFFICIALI
(ANSA) - NAPOLI, 22 GIU - Sono quindici i politici che
avevano rapporti assidui con l'uomo d'affari Luigi Bisignani. Li
ha individuati la Guardia di Finanza, che ha inserito i loro
nomi in un'informativa inviata ai pm. I contatti piu' frequenti
erano con il sottosegretario Daniela Santanche' e con il
ministro Franco Frattini. Seguono, nella classifica dei suoi
frequentatori: Lorenzo Cesa; Raffaele Fitto; Mario Baccini;
Salvatore Nastasi; Alfonso Papa; Stefania Prestigiacomo;
Elisabetta Gardini; Denis Verdini; Michaela Biancofiore, Alberto
Michelini; Clemente Mastella; Giuseppe Galati; Roberto Sambuco.
''Chiedono ripetutamente un appuntamento o di interloquire
anche solo telefonicamente con Bisignani à‚¬ - si legge ancora
nell'informativa - alti ufficiali dell'Arma dei carabinieri e
della Guardia di Finanza nonche' prefetti della Repubblica''
quali: il generale di corpo d'armata dei carabinieri Lucio
Nobili; il generale dell'arma dei carabinieri Vittorio Savino
(in rapporti anche con Sabatino Stornelli, ad di due societa'
del gruppo Finmeccanica indagato a Napoli nell'ambito
dell'inchiesta sul Sistri, il sistema di monitoraggio dei
rifiuti); il capitano dei carabinieri Florindo Rosa; il generale
della Guardia di Finanza Fabrizio Lisi; il tenente colonnello
della Guardia di Finanza Fabrizio Gentilini; il prefetto Mario
Esposito; il prefetto Francesco La Motta, vicedirettore vicario
dell'Aisi, il servizio segreto civile, che usava lo pseudonimo
''Imperia''.
Tra i magistrati in stretto contatto con Bisignani e' citato
il consigliere della Corte dei conti Antonello Colosimo. Tra i
contatti nel mondo della finanza, infine, nell'informativa
compaiono i nomi di Ernesto Monti (Unicredit); ; Enrico Tommaso Cucchiani (Unicredit);
Cesare Geronzi (Mediobanca); Massimo Ponzellini (Banca popolare
di Milano e Impregilo).
P4: MATECENA IN LISTA FALCIANI, A PRANZO CON GDF
ANCHE GALLIANI PRESENTE. PER REGALO I GEMELLI DI MARINELLA
(ANSA) - ROMA, 22 GIU - I gemelli per gli uomini e dei
foulard per le signore. E' il regalo che l'imprenditore Luigi
Matacena ha fatto ad una serie di alti ufficiali della Guardia
di Finanza e all'amministratore delegato del Milan Adriano
Galliani nel corso di un pranzo avvenuto a Napoli in occasione
dell'incontro tra Napoli e Milan di quest'anno.
A rivelarlo e' lo stesso Matacena nel corso
dell'interrogatorio davanti ai pubblici ministeri napoletani
Francesco Curcio ed Henry John Woodcock che lo hanno sentito lo
scorso 21 marzo nell'ambito dell'inchiesta sulla P4. Matacena e'
uno degli imprenditori che, secondo l'accusa, avrebbe subito le
''pressioni'' del parlamentare del Pdl Alfonso Papa (nei
confronti del quale e' stato chiesto l'arresto alla Camera)
affinche' rivelasse il contenuto dell'interrogatorio davanti ai
Pm. L'imprenditore ha anche ammesso di aver pagato 4mila euro di
conto per il soggiorno all'hotel de Russie di Papa e di una sua
amica. E Matacena e' uno dei nominativi che compare nell'elenco
dei 5.439 correntisti italiani della filiale di Ginevra della
Hsbc, sottratto dall'ex dipendente della holding Herve'
Falciani, su cui indagano numerose procure italiane.
''Il mio nome compare nella lista - dice ai magistrati nel
verbale che e' stato secretato - ho 'scudato' nel dicembre 2009
circa 2 milioni e mezzo di euro che avevo su due conti alla Hsbc
di Lugano e poi su un conto acceso presso la Banca Zanardelli
presso la quale ho fatto lo scudo, facendo rientrare i soldi''.
Per il procedimento relativo alla lista Falciani, prosegue
Matacena, ''ho avuto anche accertamenti da parte della Guardia
di Finanza... mi hanno dato una lista di documenti che entro 15
giorni io ho prodotto. Ad oggi la procedura e' chiusa''.
E' in questo quadro che si inserisce il pranzo.
''Effettivamente ho pagato - spiega Matacena ai magistrati -
nell'autunno di quest'anno un pranzo al ristorante Mattozzi di
via Filangeri a cui hanno partecipato il generale Bardi
(comandante interregionale della Campania, ndr), il generale
Adinolfi (capo di stato maggiore, ndr) con la moglie, il
generale Grassi (comandante provinciale di Napoli, ndr), il
generale Zafarana (comandante del primo reparto del comando
generale, ndr), l'ex ufficiale della Guardia di Finanza Stefano
Grassi, oggi alle Poste, il dottor Galliani con
un'accompagnatrice e un suo amico''. Tale pranzo, prosegue, ''fu
pagato da me che chiamai il generale Bardi per andare alla
partita del Napoli''. In quell'occasione ''ho regalato a tutti i
signori menzionati (ufficiali della guardia di finanza e non)
dei gemelli comprati da Marinella e per le signore un foulard
sempre di Marinella. Pagai io il conto che venne a costare meno
di mille euro''.
Dall'interrogatorio non risulta se i generali fossero a
conoscenza che l'imprenditore era inserito nella lista Falciani
ma, dice Matacena con i generali Bardi e Adinolfi ''mi do del
tu''. Subito dopo pero' precisa: ''non ho mai chiesto alcuna
cortesia ne' con riferimento allo scudo fiscale ne' per altro ai
miei amici della Gdf, anche perche' per lo scudo fiscale non mi
sarebbe servito alcun aiuto dal momento che e' previsto dalla
legge e basta pagare la sanzione''. Matacena dice di aver
conosciuto alcuni dei generali a Ischia e anche in
quell'occasione ''io e il Gallo (altro imprenditore coinvolto
nell'inchiesta, ndr) abbiamo offerto, a turno, due cene a
distanza di un anno... ad una di queste c'erano i generali
Adinolfi e Spaziante (con le signore), compresi Flavio Cattaneo
(ad di Terna) e Sabrina Ferilli''.
Nel corso dell'interrogatorio, l'imprenditore affronta anche
il discorso relativo al parlamentare del Pdl Alfonso Papa che
''a proposito della Gdf mi disse che lui era a disposizione per
tutto cio' e per tutti i problemi che io e la mia societa'
avremmo potuto avere che avrebbe potuto risolvere grazie alle
sue conoscenze...mi ha piu' volte detto che a Napoli,
soprattutto, in ambito giudiziario, 'la' comandava lui' ''.
C'e' un episodio in particolare che Matacena racconta ai pm.
Avviene il 17 marzo di quest'anno, quando incontra Papa in
centro a Napoli. ''In tale circostanza il Papa mi ha
letteralmente seguito e braccato, si e' avvicinato a me e mi ha
detto che sapeva che ero stato sentito dalla Procura della
Repubblica di Napoli...voleva sapere che domande mi avessero
fatto e se mi avessero fatto domande anche su di lui...gli ho
detto bruscamente che non volevo parlare con lui e che a causa
sua avevo gia' avuto abbastanza problemi''. A quel punto,
conclude Matacena, ''mi ha risposto che sarebbe andato tutto a
posto e che Bisignani con le sue dichiarazioni stava 'prendendo
per il culo' i pm e che comunque si stava 'chiudendo tutto',
lasciando intendere che tutto si stava 'apparando'. Il Papa
aggiunse che lui 'gli amici non li lascia mai soli' e che non mi
sarei dovuto preoccupare. Confesso e ribadisco di aver molta
paura del Papa''. (ANSA).
P4: PM A CACCIA DI ALTRE 'TALPE' TRA FORZE DI POLIZIA
BISIGNANI, LAVITOLA HA RAPPORTI CON PREMIER.A MASI,SANTORO O TU
(ANSA) - NAPOLI, 22 GIU - Non solo il carabiniere del Ros
Enrico La Monica o 'peppe la guardia', il poliziotto Giuseppe
Nuzzo (nei confronti del quale pero' il Gip di Napoli non ha
disposto alcun provvedimento ritenendo non sufficienti gli
elementi raccolti dalla Procura): secondo i magistrati Francesco
Curcio e Henry John Woodcock c'e' almeno un'altra 'talpa' che ha
fornito le informazioni riservate sulle indagini in corso al
parlamentare del Pdl Alfonso Papa, nei cui confronti e' stato
chiesto l'arresto alla Camera. Ed e' questa talpa che, ora, i
magistrati stanno cercando.
Con la prima fase dell'inchiesta sulla P4, che ha portato
agli arresti domiciliari il consulente Luigi Bisignani - l'uomo
con cui mezzo Palazzo aveva rapporti quotidiani - praticamente
conclusa, i pm si stanno infatti ora concentrando su alcuni
spunti emersi durante le indagini, ma non ancora approfonditi.
Uno di questi e' quello che riporta ai Rolex 'nudi' regalati da
Papa e acquistati sul mercato nero; l'altro, invece, punta
dritto a smascherare chi, in questi mesi, avrebbe continuato a
fornire notizie sulle indagini agli indagati. A confermare il
sospetto dei pm e' stato lo stesso Bisignani durante
l'interrogatorio davanti al Gip. ''Lavitola mi disse minaccioso
- avrebbe sottolineato il consulente - che sapeva che io ero
stato ascoltato dai magistrati''. Da chi lo avrebbe saputo?
Anche per questo motivo i magistrati presenteranno venerdi'
l'appello al Riesame (le difese stanno invece ancora studiando
le carte) contro la decisione del Gip che non aveva accolto le
richieste di misure cautelari in relazione all'ipotesi di reato
di associazione per delinquere. Un'associazione segreta, intenta
a raccogliere informazioni riservate e esercitare pressioni e
ricatti su esponenti del mondo politico e economico.
Dall'interrogatorio di Bisignani davanti al Gip, intanto,
emergono nuovi particolari sul ruolo e sui rapporti con il
Potere del consulente. Per esempio la ''sudditanza'', come la
definisce un inquirente, dell'ex direttore generale della Rai
Mauro Masi nei confronti di Bisignani. ''A Masi suggerii: prendi
la pratica Santoro e portala in consiglio di amministrazione. Se
non te lo fanno mandare via, vai via tu''.E ancora: Gli dissi:
non andare in Rai, non e' posto per te, e' un posto particolare''.
Quanto ai rapporti con Papa, Bisignani ha spiegato al Gip che
l'ex pm non lo mollava un attimo: ''mi cercava spesso, mi
chiamava. Mi diceva sto arrivando, aspettami giu'...''. E ha
raccontato anche il motivo: la sua determinazione ad entrare in
politica. ''Che volesse fare il deputato lo sapevamo tutti. Era
una questione di posizione in lista, lui non era soddisfatto
della posizione in lista, ma su questo non feci nulla''. Per la
candidatura parlo' invece con il sottosegretario Gianni letta e
con Verdini. Tanto che il coordinatore del Pdl gli diede il via
libera: ''mi rispose: magistrati e avvocati sono ben accetti''.
Al Gip Luigi Giordano, Bisignani ha infine parlato dei
rapporti con Dagospia e di quelli del direttore de 'L'Avanti!'
Valter Lavitola. ''Di D'Agostino conosco bene la moglie, il papa'
era un collaboratore di Andreotti...Dagospia all'inizio era un
sito di gossip, poi il presidente Cossiga cerco' di farlo
diventare un sito di notizie. Io dicevo a D'Agostino di andare
calmo, ero assolutamente contrario a un certo tipo di articoli,
alla macchina del fango''. Lavitola, invece, ''e' un vecchio
militante socialista in ottimi rapporti con tanti ex socialisti
oggi nel Pdl, come Fabrizio Cicchitto. Credo che abbia rapporti
con il presidente Berlusconi''.(ANSA)