IL CASO DEL MARESCIALLO GDF GIUSEPPE CARIONE IN UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE IN ATTESA DI RISPOSTA DAL 2008: PERCHE' FU TRASFERITO E PUNITO L'ISPETTORE? NULLA A CHE VEDERE CON LE ATTIVITA' DI INDAGINE DA QUESTI SVOLTE? LA NECESSITA' DI FARE CHIAREZZA

martedì 22 marzo 2011

IL CASO DEL MARESCIALLO GDF GIUSEPPE CARIONE IN UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE IN ATTESA DI RISPOSTA DAL 2008: PERCHE' FU TRASFERITO E PUNITO L'ISPETTORE? NULLA A CHE VEDERE CON LE ATTIVITA' DI INDAGINE DA QUESTI SVOLTE? LA NECESSITA' DI FARE CHIAREZZA

Pubblichiamo un’interrogazione parlamentare, che ci era sfuggita, presentata nella XV Legislatura dall’onorevole Giordano (Rifondazione Comunista), sul caso del Maresciallo Capo Giuseppe Carione.

Trattandosi, tra l'altro, di questione che, come indicato nell’atto di sindacato ispettivo, potrebbe essere in qualche modo collegata ad attività  di polizia giudiziaria e tributaria eseguite dall’Ispettore, sembra opportuno che sulla vicenda sia fatta la massima chiarezza.

 

 

 

XV LEGISLATURA – ALLEGATO B AI RESOCONTI – SEDUTA DEL 14 GENNAIO 2008

 

GIORDANO. — Al Ministro dell’economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

 

il signor Giuseppe Carione e` un maresciallo capo della Guardia di Finanza, Corpo nel quale si e` arruolato nell’ottobre del 1973;

 

dal novembre 2001 al luglio 2002, nell’ambito del suo reparto – Compagnia di Aversa (Caserta) – ha svolto indagini di polizia giudiziaria e tributaria nei confronti di vari soggetti nel settore dell’Iva comunitaria, la cui prima fase si e` conclusa con la denunzia a piede libero di 57 soggetti per reati tributari, truffa e falso;

 

nell’indagine era coinvolta, tra le altre, una Societa` di Aversa che intratteneva rapporti economici con Enti della Pubblica Amministrazione per forniture di scarpe militari;

 

il sottufficiale e` stato secondo l’interrogante inopinatamente, esautorato dalla prosecuzione delle indagini; per questa ragione ha sporto denuncia alla magistratura competente in quanto il comportamento della superiore gerarchia ha determinato la procrastinazione dei tempi conclusivi dell’indagine, permettendo agli indagati di poter usufruire di varie forme di condoni, di non inviare segnalazioni agli uffici finanziari (che non essendo a conoscenza dei fatti accettavano le istanze di condono), di non inviare gli addebiti amministrativi agli uffici finanziari perche´ « non condivisi »;

 

in seguito al sottufficiale veniva affidato un controllo di operazioni finanziarie poste in essere da una cooperativa edilizia nel corso delle quali appurava diverse irregolarita` contabili riconducibili ad un ufficiale del Corpo;

 

all’apice di questi ultimi accertamenti il sottufficiale veniva trasferito per «esigenze di servizio» da Aversa ad Ischia essendo costretto, quindi, ad abbandonare tali indagini;

 

il Maresciallo Carione informava la Procura di Santa Maria Capua Vetere dei vari mancati inoltri da parte degli ufficiali competenti di informative di reato che avrebbero dovuto derivare da verifiche fiscali, dallo stesso Carione eseguite, nei confronti di almeno quattro societa` e cooperative;

 

in concomitanza alle vicende esposte il sottufficiale e` stato fatto oggetto di ben

tre sanzioni disciplinari di Corpo, tutte impugnate davanti alla Magistratura competente;

 

al termine di questi eventi la valutazione del Maresciallo e` passata da « eccellente

con rendimento costantemente elevato », dal gennaio 2003, a « superiore alla media, distinto », di oggi –:

 

se sia a conoscenza dei fatti descritti in premessa;

 

se il Comando Generale della Guardia di Finanza sia al corrente dei fatti menzionati;

 

quali conseguenze abbiano avuto le denunce inoltrate dal Maresciallo Carione, nella sua veste di ufficiale di polizia giudiziaria e di polizia tributaria, attraverso le superiori gerarchie;

 

quali iniziative il Ministro ritenga di intraprendere per individuare le responsabilita` disciplinari ai vari livelli attribuibili;

 

se non ritenga doveroso da parte dell’Amministrazione competente reintegrare il Maresciallo Carione nella sede dove ha svolto diligentemente i suoi compiti e dalla quale e` stato inopinatamente allontanato, in un primo momento ad Ischia ed attualmente ad Afragola.

 

(4-06063)

 

 


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