GRNET: GUARDIA DI FINANZA, SCONTRO PRC-GOVERNO SU PDL PER SCIOGLIMENTO E ISTITUZIONE POLIZIA ECONOMICA E FINANZIARIA. GRANDI: “NON SOSTERREMO MAI UN PROVVEDIMENTO DI SCIOGLIMENTO DELLE FIAMME GIALLE”.
www.grnet.it, domenica 30 dicembre 2007
Roma, 30 dic. - Fa discutere la proposta di legge presentata da Rifondazione comunista alla Camera per lo scioglimento della Guardia di Finanza e la contemporanea istituzione della 'Polizia economica e finanziaria', che prenderebbe il posto delle Fiamme gialle. Una discussione che vede contrapposte non solo maggioranza e opposizione, ma anche la stessa sinistra promotrice del provvedimento al vaglio della commissione Difesa di Montecitorio e il governo, che per voce del sottosegretario all'Economia Alfiero Grandi ha fatto sapere che l'esecutivo non sosterrà mai un provvedimento che preveda lo scioglimento del Corpo delle Fiamme gialle.
La replica del governo in commissione, evidentemente, ha colto nel segno, dal momento che la prima firmataria della proposta di legge, Elettra Deiana, si è detta disponibile ad una "ampia revisione del testo, a partire dal titolo del provvedimento da cui potrebbe essere espunto il riferimento allo scioglimento del Corpo". Lo scioglimento della Guardia di Finanza, ha osservato tra l'altro Grandi nell'unica seduta che fin qui la commissione Difesa ha dedicato alla proposta di legge, "potrebbe comportare gravi ripercussioni organizzative soprattutto sotto il profilo della lotta all'evasione fiscale". Su tutti gli altri aspetti del provvedimento, invece, il governo "è aperto alla discussione", che riprenderà a metà gennaio, dopo la pausa dei lavori parlamentari per le feste natalizie.
Per Rifondazione, comunque, quella italiana è un'anomalia: la Guardia di Finanza, dice Deiana, "è un caso unico in Europa, di organismo di polizia con attribuzioni così vaste e specializzate, unico anche per quanto riguarda il suo ordinamento militare. L'Arma dei Carabinieri e il Corpo della Guardia di Finanza, in totale quasi 180mila uomini -insiste l'esponente del Prc- non trovano confronti in nessun altro Paese europeo, probabilmente del mondo intero"."In Europa, solo la Francia con la Gendarmerie Nationale -sottolinea Deiana- ha una Forza di polizia paragonabile ai nostri Carabinieri, ma con alcuni tratti distintivi essenziali: il capo del Corpo, infatti, è un direttore civile e i compiti sono nettamente distinti da quelli della Police Nationale per aree territoriali, di competenza e per specializzazioni". Non a caso, uno degli elementi di novità contenuti nella proposta di legge riguarda proprio il vertice della Gdf: a capo della Polizia economica e finanziaria, infatti, sarebbe un dirigente generale dei ruoli civili dello Stato e non più un militare come invece è sempre stato fino ad ora.
"In Spagna -insiste Deiana- la Guardia Civil, un Corpo di Polizia a ordinamento militare, ha un direttore civile ed una riforma, approvata nel marzo 2007 dal governo di Madrid, prevede la non applicazione del codice penale militare per tutte quelle attività che non siano direttamente militari, di fatto eliminando lo statuto militare per la maggior parte degli appartenenti al Corpo, e il diritto a costituire associazioni sindacali. Per quel che riguarda le Forze di polizia dedicate alla olotta contro la criminalità economica, sia la Francia che la Gran Bretagna hanno scelto la via della specializzazione all'interno delle Forze di polizia generaliste".
Per Rifondazione, dunque, la situazione italiana è "anacronistica" e richiede "un intervento urgente e indifferibile che vada nel senso della modernizzazione della Polizia economica del nostro Paese". La Gdf, osserva Deiana, "mantiene ancora anacronistici compiti militari: ci sono reparti armati con mitragliatrici pesanti e mortai. E una norma insensata ne affida il comando ad un generale dell'Esercito che non può avere alcuna competenza nelle materie di specifica operatività del Corpo. Così come resta incomprensibile la limitazione di alcuni diritti fondamentali dei suoi uomini, soggetti alle norme di un codice penale militare più volte cassato dalla Corte costituzionale e censurato dalla stessa magistratura militare"."Liberando il Corpo della Guardia di Finanza dalle rigidità dell'organizzazione militare -sottolinea Deiana- si potrebbe ottenere un ritorno in termini di efficienza e anche di riduzione dei costi". Con la riforma prevista dalla Pdl di Rifondazione, il personale della Gdf perderebbe quindi lo status militare, con la possibilità però, per chi lo volesse mantenere di essere trasferito nell'Arma dei Carabinieri o in un'altra Forza armata.
Dai partiti dell'opposizione che si sono espressi in commissione sul provvedimento è venuto un sostanziale no all'ipotesi di scioglimento. "La proposta -commenta Pierfrancesco Gamba, di An- non si muoverebbe nell'ottica della semplificazione, in quanto un organismo già esistente verrebbe sostituito da un altro di nuova istituzione. E considerata la prevista frammentazione delle competenze, ne risulterebbe una perdita complessiva di efficienza".
Per il suo collega di partito Filippo Ascierto, addirittura, "l'organizzazione militare funziona efficacemente a tutti i livelli gerarchici, tanto che potrebbe essere adottata anche in altri settori della Pubblica amministrazione". Secondo la singolare tesi di Ascierto, il problema "non e' quello della smilitarizzazione della Guardia di Finanza, quanto quello del riconoscimento al personale militare della specificità delle funzioni svolte".
Contrari all'ipotesi di scioglimento della Gdf anche Massimo Nardi, della Dc per le autonomie e l'ex sottosegretario Francesco Bosi dell'Udc. "Molte posizioni espresse dall'opposizione -commenta il deputato del Partito democratico Francesco Garofani- oscillano tra l'ideologico e il dietrologico: il centrodestra, piuttosto, si confronti sui contenuti della proposta senza porsi sul piano della polemica politica".
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